lunedì 7 gennaio 2013

Recensione: "Melissa. La donna che cambiò la storia"

Melissa. La donna che cambiò la storia

Nel dolore, nella passione e nella difficile arte della politica la carta segreta di Melissa sarà quella che il mondo si è sempre rifiutato di riconoscere: la sapienza femminile.

Titolo: Melissa. La donna che cambiò la storia
Autore: Valter Binaghi
Editore: Newton Compon
Pagine: 336
Prezzo: 9.90 €
Trama:
Crotone, 509 a. C. Melissa, giovane allieva della scuola di Pitagora, si salva dall’eccidio dei pitagorici, ordito dai cittadini più abbienti della città, grazie a Liseo, appartenente al gruppo dei congiurati ma da sempre innamorato di lei.
La ragazza però si rifiuta di concedersi al giovane che, accecato dall’ira, la stupra. Consapevole di averla persa per sempre, la vende come schiava a Cluvio, vecchio capo dei Sanniti. Al villaggio sannita, Cluvio le affida l’educazione dei figli e delle giovani donne di casa. Melissa saprà dimostrarsi utile, conquistando in breve tempo la fiducia delle donne, che impareranno da lei preziose nozioni mediche e pedagogiche. Con la sola conoscenza dei numeri e della musica Melissa guarirà Aris, il figlio di Cluvio, da un’intossicazione, e, resa libera per questo, lo sposerà. Ormai amata e rispettata dai Sanniti, diventerà madre di due figli. Il futuro le riserverà molte avventure e avversità, che Melissa affronterà imponendo la sua forte personalità in un mondo governato dagli uomini.
Autore:
Valter Binaghi è uno scrittore, insegnante e musicista italiano. E' nato nel 1957 a Busto Garolfo,in provincia di Milano, dove vive con la moglie e due figli. Insegna storia e filosofia al liceo scientifico C.Cavalleri di Parabiago.
Negli anni Settanta si è occupato di controcultura e movimenti giovanili come redattore della rivista Re Nudo.
Come narratore ha pubblicato numerosi.

Recensione:
Melissa vive a Crotone ed è un allieva della scuola Pitagorica, una scuola assai particolare aperta anche alle donne e che va alla ricerca della spiritualità e dell’armonia, ma tutto ciò va a scalpito degli affari ed è proprio per questo motivo che i maggiori esponenti della città organizzano un attentato dove tutti gli allievi pitagorici della comunità moriranno tranne Melissa e un’altra donna. Da questo momento in poi Melissa deve crescere, maturare e dimostrarsi all'altezza di tutte le situazioni che si troverà davanti. L’autore in lei ha catturato l’immagine della donna che forse tutti noi vorremmo essere: decisa, coraggiosa, intelligente e rispettata. Lei sogna un futuro dove la donna sia qualcosa di più, ma è consapevole che nell'epoca in cui vive l’uomo ha lasciato la sua impronta di violenza e sa che non è ancora pronto per riconoscere il ruolo e il potere della donna, di una Grande Madre in grado di dispensare amore e fertilità, però può dare il suo piccolo contributo iniziando ad aprire pian piano la mente del suo popolo.
Il linguaggio è scorrevole, i luoghi descritti possiedono una loro particolare bellezza e in questo romanzo non manca certo l’elemento avventuroso che è forse proprio quello che invita il lettore ad andare avanti nella lettura quando a volte la narrazione diventa troppo lenta; un'altra cosa che voglio sottolineare è il fascino indiscusso dei dialoghi filosofici fatti da Melissa con i vari personaggi che lei incontra.
Il finale è particolare e al contempo molto intenso, lei che dopo tanti anni e tanti dispiaceri riesce ancora ad essere in armonia e a regalare anche il suo ultimo sorriso.
Questo libro mi è stato regalato per Natale e devo finire dicendo che la sua lettura mi ha accompagnato in questi giorni di festa dove la maggior parte del tempo l’ho trascorso volando da una parte all’altra e quando finalmente giungeva la sera in lui trovavo un solido compagno che riusciva a trasmettermi la calma di cui avevo bisogno e per questo l’ho adorato, ma da punto di vista oggettivo non è stata altro che una lettura bella e piacevole, niente di straordinario e sinceramente mi aspettavo di più dopo aver letto di grandi donne come la “Papessa” e “Ipazia”.
Roh.

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